ANTIQUA FESTEGGIA IL 30° COMPLEANNO SULLE NOTE DEL QUARTETTO PAGANINI SIVORI DEL TEATRO CARLO FELICE
“Donne e diamanti: magia di una passione millenaria”
lunedì alle 17 l’incontro con la gemmologa Maura Rastelli promosso dai Lions Club di Genova per la Banca degli Occhi Lions Melvin Jones
Pubblico delle grandi occasioni ieri sera al vernissage della 30^ edizione di Antiqua, la mostra mercato di arte antica in programma ai Magazzini del Cotone al Porto Antico di Genova. Un compleanno importato festeggiato sulle le note del quartetto Paganini Sivori del Teatro Carlo Felice che ha incantato in molti invitati presenti con un repertorio a cavallo tra i grandi classici e gli anni’60.
All’inaugurazione hanno partecipato, tra gli altri, il prefetto Carmen Perrotta, gli assessori del Comune di Genova Paola Bordilli e Laura Gaggero e numerosi rappresentanti del Corpo consolare. A fare gli onori di casa il presidente di Porto Antico di Genova Spa Mauro Ferrando e il sovrintendente del Teatro, Claudio Orazi.
La mostra, aperta al pubblico da oggi fino a domenica 2 febbraio, ospiterà lunedì alle 17 “Donne e diamanti: magia di una passione millenaria”, incontro promosso dal Lions Club di Genova nell’ambito delle iniziative per la Fondazione Banca degli Occhi Lions Melvin Jones, con Maura Rastelli, gemmologa con trascorsi di studio e lavoro a Londra all’interno della casa d’aste Sotheby’s a contatto con i maggiori esperti mondiali di gioielleria d’epoca, oggi consulente di Maison Bulgari e titolare a Cremona dell’attività di famiglia. La raccolta fondi contribuirà all’acquisto per una apparecchiatura per il laboratorio situato presso il Padiglione 10 dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova.
Rastelli racconterà la lunghissima storia della pietra più amata dalle donne e della sua evoluzione nel tempo con curiosità e aneddoti legati a personaggi famosi e potenti e a donne di straordinaria bellezza.
Il diamante
Il diamante ha una storia molto lunga. Si è formato nell’arco di 3 miliardi di anni, a centinaia di km. di profondità nel cuore della terra. Imprigionati nel magma fuso, i cristalli di diamante sono arrivati in superficie attraverso le eruzioni di antichi vulcani. Si ritiene che i diamanti siano stati scoperti per la prima volta in India intorno al 500 a.C. I greci attribuirono loro il nome di adàmas, l’indomabile, da cui è derivato il nome di diamante. Il diamante divenne nel corso del tempo l’amuleto dei guerrieri e il suo uso rimase riservato esclusivamente agli uomini delle classi nobiliari, per parecchi secoli. Verso il XV secolo la posizione del diamante nella cultura generale cambiò radicalmente: da amuleto, con valore principalmente mistico, diventò una pietra preziosa ammirata principalmente per la sua bellezza. Il suo uso divenne dunque comune anche fra le donne e i diamanti furono collezionati nei secoli da sovrane, nobili e cortigiane ed esibiti non solo come simboli del proprio status sociale ma soprattutto in quanto preziosi strumenti di seduzione. Fino all’epoca rinascimentale il diamante veniva incastonato nella sua forma grezza ottaedrica, così come era rinvenuto in natura. Nel XVII secolo fu inventato il primo taglio del diamante: il taglio a rosa. Quando apparve, invece, il taglio “ brillante”? Il merito di aver promosso l’arte lapidaria e di conseguenza di aver contribuito all’evoluzione del taglio del diamante spetta al Cardinale Mazzarino, Primo Ministro del Re Luigi XIII, nella Francia barocca della prima metà del ‘600. Nacque così il “mazzarino”, il primo e rudimentale tipo di taglio “brillante”. I gioielli iniziarono, da questo momento, ad essere disegnati per evidenziare al massimo la bellezza dei diamanti. Il taglio “brillante” attuale risale al progetto di un grande tagliatore, Marcel Tolkowski. Nel 1919 egli calcolò e pubblicò le proporzioni che un diamante deve avere per esprimere al meglio le sue caratteristiche di luminosità, brillantezza e fuoco. Dal 1920 ad oggi il taglio del diamante non ha più subito alcuna variazione sostanziale. In epoca contemporanea le più celebri collezioniste di gioielli ne hanno condizionato la moda, dettandone forme e decori. Avvicinandosi ai nostri giorni, la Duchessa di Windsor riuscì a rappresentare egregiamente gli anni ’40 e ’50, in quanto elegantissima e privilegiata testimonial delle migliori case di moda dell’epoca. Infine Elizabeth Taylor, ci ha affascinati, negli anni ’60, indossando i suoi favolosi diamanti, spesso realizzati dalla Maison Bulgari.
La Fondazione Banca degli Occhi Lions Melvin Jones
E’ un ente costituito da Lions e riconosciuta dalle sede centrale dell’Associazione Lions Club International, non ha scopo di lucro e non riceve sovvenzioni dalle istituzioni ed l’unica struttura della Regione che si occupa del prelievo, catalogazione, conservazione e distribuzione delle cornee alle strutture oculistiche che ne facciano richiesta, ha lo scopo di contribuire a rendere la vista a quanti hanno dovuto subire il danno di gravi patologie corneali. Nel mondo esistono 67 Banche degli Occhi Lions, quella di Genova, nata nel 1996, è l’unica in Italia e conta al suo attivo 6.000 cornee pervenute e 2.950 cornee trapiantate. La continua crescita professionale, impegnata nella ricerca di soluzioni innovative, ha consentito di raggiungere i massimi livelli di qualità e sicurezza, tutto questo è stato possibile grazie a contribuzioni volontarie e all’aiuto di quanti condividono le nostre finalità e il valore della vista.
Info manifestazioneAd Antiqua partecipano quaranta tra i migliori antiquari italiani, con arredi di alta epoca, sculture, tappeti, dipinti a partire dal Cinquecento fino al Novecento, argenti e gioielli, sculture in marmo e lignee, ceramiche e vetri artistici, gioielli dell’ebanisteria, oggetti di arte orientale, art déco e modernariato. Con “Il Teatro viaggia nel tempo – secondo atto” la sinergia con il Carlo Felice, avviata con successo nel 2019, si sviluppa dal punto di vista espositivo con un corner dedicato a materiali d’archivio editoriali e musicali, e strumenti musicali veri o frutto dei laboratori didattici organizzati dalla Fondazione con istituti scolastici liguri.
Orari di apertura e biglietti: Antiqua è aperta tutti i giorni da sabato 25 gennaio a domenica 2 febbraio, da lunedì a venerdì dalle 14 alle 20, nel fine settimana dalle 10 alle 20. Il biglietto d’ingresso costa 12 Euro, 8 Euro il ridotto.
Reciprocità negli sconti riservati ai visitatori e agli espositori di Antiqua e agli abbonati e ai possessori di biglietti della stagione 2019-2020 del Teatro Carlo Felice. I visitatori di Antiqua possono acquistare il biglietto scontato per “Intimo In…canto”, l’esibizione del Coro di Voci Bianche e Coro Femminile del Teatro Carlo Felice in programma al Teatro della Gioventù sabato 25 gennaio alle 17, per il concerto sinfonico del 31 gennaio alle ore 20, Direttore V. Fedoseev, pianoforte I. Bessonov con l’Orchestra del Teatro Carlo Felice, musica di P.I.Čajkovskij, e per le rappresentazioni dell’Adriana Lecouvreur” di Francesco Cilea in cartellone dal 12 al 16 febbraio, gli spettatori del Teatro Carlo Felice avranno diritto all’acquisto del biglietto ridotto di Antiqua.
Grazie alla collaborazione con i Musei Civici del Comune di Genova, presentando il biglietto o la tessera di Antiqua, sarà applicata la tariffa ridotta per i Musei di Strada Nuova, il Museo Arte Orientale E.Chiossone, il Museo del Risorgimento, Castello D’Albertis, Casa di Colombo e Torri di Porta Soprana, Galleria d’Arte Moderna, Wolfsoniana, Raccolte Frugone, il Museo di Archeologia Ligure, il Museo Navale e il Museo della Lanterna.
Possono usufruire del biglietto ridotto, tra gli altri, i soci del Touring Club Italiano, i clienti di Feltrinelli titolari di Cartapiù e Multipiù e gli abbonati a “Vivere la casa in campagna”.